LA STRUTTURA
La nostra struttura
La Fondazione V. Chiarugi dispone di 120 posti letto per ospitalità residenziale fissa e temporanea: 99 sono riservati a persone anziane non autosufficienti, 21 per persone con deterioramento cognitivo-comportamentale (malati di Alzheimer) e 16 posti per il Centro Diurno. La Fondazione dispone anche di 8 posti nella Comunità Residenziale per persone che necessitano di una bassa intensità assistenziale; di 5 appartamenti protetti (Padiglione Pagliai) che insieme ai 12 (nella palazzina S. Andrea) di proprietà della Misericordia di Empoli sono rivolti a persone autosufficienti.
Residenti non autosufficienti
Un supporto specialistico costante, insieme ad animazione, terapia occupazionale, fisioterapia può facilitare il recupero o il mantenimento delle funzionalità della persona anziana non autosufficiente.
Anche quando le famiglie continuano a mantenere il proprio ruolo di riferimento, può essere utile, per la persona anziana non autosufficiente, il supporto della Rsa sia in modo residenziale sia per periodi temporanei.
In caso di non autosufficienza la Rsa offre un valido programma di riabilitazione fisioterapica attiva e passiva. L’attività può essere infatti svolta, in base alle necessità del residente, sia nella palestra che nella sua stanza. Le attività di Fisioterapia hanno lo scopo di migliorare la qualità della vita dei residenti la cui autosufficienza fisica risulti compromessa.
Le varie attività di animazione (gite, feste, giochi, programmazione di film, teatro, concerti, spettacoli, etc.) coinvolgono il personale, i volontari ed i familiari dei residenti e sono modulate ed organizzate in modo tale da assicurare, anche alle persone non autosufficienti, una piena partecipazione.
Questo esclusivo approccio alla non autosufficienza garantisce alla persona anziana la possibilità di riacquistare fiducia nelle proprie capacità relazionali, sociali e psicofisiche.
Modulo Alzheimer
Il Modulo Alzheimer, attivo dal 1998, accoglie 21 persone con disturbi cognitivi e comportamentali. Il modello assistenziale utilizzato prende origine dal Gentlecare, elaborato dalla terapista canadese Moyra Jones, appositamente rielaborato ed attualizzato.
L’ambiente, le attività e gli operatori del Modulo Alzheimer costituiscono un supporto terapeutico e relazionale fondamentale, con l’obiettivo di favorire il mantenimento di capacità residue, attraverso la stimolazione delle abilità cognitive e sociali, associando a quelle della vita quotidiana anche la proposta di attività extra ordinarie.
Le varie attività di animazione (gite, feste, giochi, programmazione di film, teatro, concerti, spettacoli, etc.) coinvolgono il personale, i volontari ed i familiari dei residenti e sono modulate ed organizzate in modo tale da assicurare, anche alle persone con disturbi cognitivo-comportamentali una piena partecipazione.
Questo esclusivo approccio alla demenza garantisce alla persona la possibilità di riacquistare fiducia nelle proprie capacità relazionali, sociali e psicofisiche.
Centro Diurno
Attivo da oltre vent’anni, il Centro Diurno, aggregato alla Rsa, è un servizio sia con accesso privato che in convenzione con la Azienda Sanitaria Locale.
Destinato a 16 utenti senza disturbi comportamentali e cognitivi, è una valida alternativa alla scelta residenziale, anche per le persone sole. Questa soluzione offre inoltre ai familiari che per lavoro o altri motivi sono costretti a permanere fuori dal domicilio, l’opportunità di affidare l’anziano ad una struttura che se ne prende cura per l’intera giornata.
Il Centro Diurno è una efficace soluzione che contribuisce ad alleviare la condizione di molti anziani soli e nello stesso tempo alleggerisce gli impegni dei familiari.
È un servizio semiresidenziale che fornisce accoglienza a persone anziane in condizioni di autosufficienza o non autosufficienza, con un livello di autonomia che necessita di sostegno ed aiuto nello svolgimento di alcune attività della vita quotidiana.
Residenti autosufficienti
La ricerca di nuovi modelli di residenze per anziani, a bassa protezione, è un tema di grande attualità e centrale per coloro che si occupano di invecchiamento della popolazione e di assistenza e sostegno sociale.
Per rispondere a questa esigenza, nel corso del 2017 ha preso avvio il progetto Comunità Residenziale per anziani, orientato a sperimentare nuove forme più flessibili di residenzialità, intermedie fra la casa e la RSA. Si tratta di un luogo di vita in comunità con altri anziani contestualmente rassicurante, protettivo, garante di assistenza, ma anche stimolo di mantenimento di spazi di autonomia, libertà, senza rigidi vincoli di regole ed orari. La Comunità Residenziale è un servizio destinato a persone di età superiore a 65 anni, con un buon grado di autonomia personale, che si trovino nella necessità, sia temporanea che definitiva, di poter continuare a mantenere questa loro autonomia purché collocate all’interno di un contesto di gruppo e di maggiore tutela personale.
La residenza, che si trova al primo piano dell’edificio della Fondazione Chiarugi inaugurato nel 2016, dispone di quattro camere doppie con bagno, di un’ampia zona per soggiorno e zona pranzo, di una grande cucina attrezzata e di un ulteriore bagno con accessi per disabili, dotato di lavabiancheria. Sono presenti campanelli d’allarme collegati alla RSA sulle 24 ore.
Appartamenti Protetti
La Fondazione ha 5 appartamenti di recente costruzione nel Padiglione Pagliai che, insieme ai 12 della palazzina S. Andrea della Misericordia sono rivolti a persone sole o coppie di anziani che desiderano vivere la loro vecchiaia vicino ad una Struttura che offra loro alcuni servizi di prima necessità.
Per i residenti è possibile usufruire di servizi assistenziali e sanitari al bisogno o essere supportati in attività quotidiane:
- Servizi alla persona (aiuto nell’igiene parziale o bagno assistito) ed alberghieri (fornitura pasti ed igiene nell’ambiente);
- Servizi di animazione e socializzazione forniti dalla RSA;
- Ginnastica di gruppo;
- Controlli dei parametri vitali, predisposizione della terapia individuale, medicazioni al bisogno, intervento in caso di emergenza;
- Predisposizione di un piano individuale di assistenza e benessere.
La vita degli anziani nella Comunità Residenziale è piacevole e all’insegna dell’autonomia e della libertà, in un contesto ambientale molto gradevole, immerso nel verde ma vicino al centro della città facilmente raggiungibile, con la possibilità di godere non solo delle offerte della RSA attigua ma anche delle risorse del territorio.
Progetti speciali
MUSEI PER L’ALZHEIMER
Nell’ambito dell’attività svolta con i Musei fiorentini e della zona Empolese Valdelsa e Valdarno inferiore, rivolta alle persone con disturbi cognitivo comportamentali (demenze e malattia di Alzheimer) e a chi se ne prende cura, è stato recentemente attivato il Progetto “TAKE PART” che già si svolge in alcuni musei del Sistema Musei della Toscana per l’Alzheimer e presso lo Zeeuws Museum di Middleburg nei Paesi Bassi.
L’iniziativa nasce dalla condivisione di un’idea di museo come spazio inclusivo, aperto a tutti, e del patrimonio culturale come strumento per facilitare la relazione tra i partecipanti.
Il programma prevede il coinvolgimento di musei diversi e sono previste attività di storytelling collettivo, attività multisensoriale, attività di movimento, prevedendo anche un successivo incontro di riflessione sui cambiamenti generati dalla partecipazione al progetto.
LAVORARE CON LA CRETA
Si tratta di un laboratorio condotto da una Maestra ceramista diplomata alle Belle Arti attivo dall’autunno 2023.
Inizialmente rivolto a persone non autosufficienti ed al Centro Diurno, dalla primavera 2024 coinvolge anche le persone con demenza e disturbi cognitivo comportamentali del Modulo Protetto, con l’offerta di due laboratori distinti. Se per i primi l’obiettivo è quello di creare e, dopo la cottura, dipingere, oggetti artistici realizzati, in modo inclusivo fra partecipanti, per i secondi si tratta più che altro dell’esperienza di toccare, manipolare, modellare la creta molto liberamente, cercando di cogliere e favorire ogni possibilità di utilizzare questo materiale in maniera creativa e per l’espressione di sé.
MUSICOTERAPIA
Obiettivo primario è trovare l’identità musicale di ogni persona, poter conoscere la sua storia, i suoi gusti, il paesaggio sonoro in cui sono cresciuti, entrare in empatìa e “mettersi nei loro panni”. Praticare musica implica un processo estetico e ogni persona lascia delle tracce “sonore” nell’ascolto musicale, nella voglia di ballare o in tutto quello che accade durante l’interazione musicale dell’attività che viene svolta da un musicista/musicoterapeuta professionista. La musica viene quindi utilizzata affinché la persona anziana possa ritrovare qualcosa di sé, la sua spiritualità, i suoi gusti, i suoi stili di vita. Perciò, se fra gli obiettivi figurano l’aggregazione, la partecipazione, il ricordo di emozioni, il rinforzo dell’identità, strettamente legati alla musica, ci sono anche specifici obiettivi riabilitativi come contrastare la perdita di memoria, favorire la deambulazione, stimolare la verbalizzazione, incanalare l’attenzione, sostenere il loro disorientamento e ridurre la terapia farmacologica.
Sono previste attività con la voce:
- il canto
- Proposte che coinvolgono a livello motorio: la danza
- Far ascoltare
- Suonare e far suonare strumenti.
Progetti speciali
PROMETEO
Il progetto è iniziato a giugno 2023 con il Centro Nazionale della Danza Virgilio Sieni ed Accademia sull’Arte del gesto di Firenze, ed ha portato ad un laboratorio con restituzione pubblica di uno spettacolo che ha coinvolto anziani, operatori, familiari, volontari e danzatori professionisti.
Per il 2024 verrà creato il “BALLO 1424 – Coreografia per Masolino da Panicale” di cui ricorre il seicentenario della presenza in città, con la realizzazione di importanti opere, anche per riconnettersi con l’importante ricorrenza empolese. È previsto, a conclusione del lavoratorio, uno spettacolo pubblico.
L’azione verrà interpretata dagli anziani della RSA, operatrici, danzatrici e persone esterne facenti parte della comunità. Si tratta di offerte culturali di elevato livello e prestigio.
PET THERAPY
La presenza e l’accudimento di animali da affezione si è rivelata molto utile per le persone anziane, ai fini dell’umore con la diminuzione di ansia e stress, sfruttando i benefici del legame tra il soggetto in difficoltà e l’animale.
L’attività con gli animali aiuta l’anziano ad essere più attivo, più responsabile, ad aprirsi a nuovi progetti e relazioni, con effetti sull’aumento dei valori di endorfine e cortisolo, ormoni definiti “del benessere”, una riduzione della pressione sanguigna ed un rallentamento della pressione sanguigna, effetti non riscontrabili con altri tipi di terapie.
La Pet Therapy presso la RSA viene svolta con la presenza di una colonia felina regolarmente riconosciuta.
FAR CRESCERE I SEMI
È attivo un progetto svolto insieme al Nido Arca di Noè, che accoglie bambini fino a tre anni, in Empoli, con uno scambio di sede del laboratorio in modo alternato fra la RSA e la sede del Nido.
Si tratta, oltre che a favorire una cultura attenta all’ambiente ed al verde, di piantare semi, farli germogliare e poi trapiantare oppure portarli in zone in cui vi sia necessità di nuove piantumazioni o ricrescita di flora.
Accanto a questa attività è iniziata nel 2024 l’attività di orticoltura con l’utilizzo di un piccolo appezzamento di terreno di proprietà della struttura, con l’aiuto e la supervisione di un esperto che opera a titolo volontario.
ALTRI PROGETTI COMUNQUE “SPECIALI”
Da molti anni la struttura, in linea con i propri valori e principi di impegno e solidarietà verso soggetti fragili, accoglie attraverso vari progetti, persone svantaggiate mediante inserimenti terapeutico lavorativi, affidamento in prova ai servizi sociali, altri progetti similari in collaborazione anche con gli Enti pubblici del territorio.
Accoglie inoltre giovani studenti nei percorsi di alternanza scuola/lavoro.
È sede di tirocini formativi per ADB/OSA, OSS, Tecnici dell’animazione.
IL GIARDINO SENSORIALE ALZHEIMER
Grazie alla generosità della famiglia Berni Raffaele di Empoli, fra pochi mesi sarà possibile utilizzare il giardino sensoriale Alzheimer, prossima realizzazione in una porzione del parco verde della RSA.
È ormai riconosciuto come l’ambiente di vita dei malati di Alzheimer debba essere modellato sulle loro esigenze, in quanto l’azione di cura chiama in causa non soltanto le persone, ma anche gli spazi edilizi ed urbani. La progettazione dell’ambiente è quindi parte integrante per la cura e assistenza delle persone affette da demenza. La qualità funzionale ed estetica degli spazi dedicati, sia chiusi che aperti, è funzionale ad una “buona cura”, a ridurre fonti di stress, a compensare la difficoltà ad orientarsi nel tempo e nello spazio, a rallentare l’inevitabile declino delle capacità cognitive, a ridurre l’uso dei farmaci, a valorizzare le abilità conservate.
In questa ottica si pone il giardino sensoriale Alzheimer, che vede la progettazione dell’Arch. Mati Andrea, per dare ai residenti, ai loro familiari, a tutti i cittadini del territorio che vorranno accedervi, l’opportunità di godere di spazi verdi aperti, dove il movimento sia senza pericoli e dove sia possibile ripristinare un contatto con la natura.
Lo spazio verde si configura come uno “spazio dei sensi” (tatto, olfatto e vista) e uno “spazio connettivo” che si realizza attraverso le sue componenti: la scelta di diverse specie di vegetazione, le aree per la sosta, il percorso con punti di riferimento, la protezione.
Residenti non autosufficienti
Un supporto specialistico costante, insieme ad animazione, terapia occupazionale, fisioterapia può facilitare il recupero o il mantenimento delle funzionalità della persona anziana non autosufficiente.
Anche quando le famiglie continuano a mantenere il proprio ruolo di riferimento, può essere utile, per la persona anziana non autosufficiente, il supporto della Rsa sia in modo residenziale sia per periodi temporanei.
In caso di non autosufficienza la Rsa offre un valido programma di riabilitazione fisioterapica attiva e passiva. L’attività può essere infatti svolta, in base alle necessità del residente, sia nella palestra che nella sua stanza. Le attività di Fisioterapia hanno lo scopo di migliorare la qualità della vita dei residenti la cui autosufficienza fisica risulti compromessa.
Le varie attività di animazione (gite, feste, giochi, programmazione di film, teatro, concerti, spettacoli, etc.) coinvolgono il personale, i volontari ed i familiari dei residenti e sono modulate ed organizzate in modo tale da assicurare, anche alle persone non autosufficienti, una piena partecipazione.
Questo esclusivo approccio alla non autosufficienza garantisce alla persona anziana la possibilità di riacquistare fiducia nelle proprie capacità relazionali, sociali e psicofisiche.
Modulo Alzheimer
Il Modulo Alzheimer, attivo dal 1998, accoglie 21 persone con disturbi cognitivi e comportamentali.
Il modello assistenziale utilizzato prende origine dal Gentlecare, elaborato dalla terapista canadese Moyra Jones, appositamente rielaborato ed attualizzato.
L’ambiente, le attività e gli operatori del Modulo Alzheimer costituiscono un supporto terapeutico e relazionale fondamentale, con l’obiettivo di favorire il mantenimento di capacità residue, attraverso la stimolazione delle abilità cognitive e sociali, associando a quelle della vita quotidiana anche la proposta di attività extra ordinarie.
Le varie attività di animazione (gite, feste, giochi, programmazione di film, teatro, concerti, spettacoli, etc.) coinvolgono il personale, i volontari ed i familiari dei residenti e sono modulate ed organizzate in modo tale da assicurare, anche alle persone con disturbi cognitivo-comportamentali una piena partecipazione.
Questo esclusivo approccio alla demenza garantisce alla persona la possibilità di riacquistare fiducia nelle proprie capacità relazionali, sociali e psicofisiche.
Centro Diurno
Attivo da oltre vent’anni, il Centro Diurno, aggregato alla Rsa, è un servizio sia con accesso privato che in convenzione con la Azienda Sanitaria Locale.
Destinato a 16 utenti senza disturbi comportamentali e cognitivi, è una valida alternativa alla scelta residenziale, anche per le persone sole. Questa soluzione offre inoltre ai familiari che per lavoro o altri motivi sono costretti a permanere fuori dal domicilio, l’opportunità di affidare l’anziano ad una struttura che se ne prende cura per l’intera giornata.
Il Centro Diurno è una efficace soluzione che contribuisce ad alleviare la condizione di molti anziani soli e nello stesso tempo alleggerisce gli impegni dei familiari.
È un servizio semiresidenziale che fornisce accoglienza a persone anziane in condizioni di autosufficienza o non autosufficienza, con un livello di autonomia che necessita di sostegno ed aiuto nello svolgimento di alcune attività della vita quotidiana.
Il Centro Diurno, proponendosi come luogo di incontro per la vita di relazione, offre attività di riabilitazione, ricreative, culturali, occupazionali e numerose occasioni di socializzazione, sia all’interno che all’esterno della struttura.
Le persone che frequentano il Centro Diurno sono invitate e stimolate a partecipare alle varie attività con la finalità di recuperare buona parte della propria autonomia fisica e psichica, oltre a mantenere viva la propria socializzazione ed affettività.
Grazie all’impegno costante di animatori ed operatori, chi frequenta il Centro Diurno può proseguire nel partecipare attivamente alla vita sociale, mantenendo vivi i rapporti con il territorio e con il contesto di appartenenza, con la garanzia di poter usufruire di un servizio che dà, allo stesso tempo, sicurezza e protezione.
Residenti autosufficienti
La ricerca di nuovi modelli di residenze per anziani, a bassa protezione, è un tema di grande attualità e centrale per coloro che si occupano di invecchiamento della popolazione e di assistenza e sostegno sociale.
Per rispondere a questa esigenza, nel corso del 2017 ha preso avvio il progetto Comunità Residenziale per anziani, orientato a sperimentare nuove forme più flessibili di residenzialità, intermedie fra la casa e la RSA. Si tratta di un luogo di vita in comunità con altri anziani contestualmente rassicurante, protettivo, garante di assistenza, ma anche stimolo di mantenimento di spazi di autonomia, libertà, senza rigidi vincoli di regole ed orari. La Comunità Residenziale è un servizio destinato a persone di età superiore a 65 anni, con un buon grado di autonomia personale, che si trovino nella necessità, sia temporanea che definitiva, di poter continuare a mantenere questa loro autonomia purché collocate all’interno di un contesto di gruppo e di maggiore tutela personale.
La residenza, che si trova al primo piano dell’edificio della Fondazione Chiarugi inaugurato nel 2016, dispone di quattro camere doppie con bagno, di un’ampia zona per soggiorno e zona pranzo, di una grande cucina attrezzata e di un ulteriore bagno con accessi per disabili, dotato di lavabiancheria. Sono presenti campanelli d’allarme collegati alla RSA sulle 24 ore.
Per i residenti è possibile usufruire di servizi assistenziali e sanitari al bisogno o essere supportati in attività quotidiane:
- Servizi alla persona (aiuto nell’igiene parziale o bagno assistito) ed alberghieri (fornitura pasti ed igiene nell’ambiente);
- Servizi di animazione e socializzazione forniti dalla RSA;
- Ginnastica di gruppo;
- Controlli dei parametri vitali, predisposizione della terapia individuale, medicazioni al bisogno, intervento in caso di emergenza;
- Predisposizione di un piano individuale di assistenza e benessere.
La vita degli anziani nella Comunità Residenziale è piacevole e all’insegna dell’autonomia e della libertà, in un contesto ambientale molto gradevole, immerso nel verde ma vicino al centro della città facilmente raggiungibile, con la possibilità di godere non solo delle offerte della RSA attigua ma anche delle risorse del territorio.
Appartamenti Protetti
La Fondazione ha 5 appartamenti di recente costruzione nel Padiglione Pagliai che, insieme ai 12 della palazzina S. Andrea della Misericordia sono rivolti a persone sole o coppie di anziani che desiderano vivere la loro vecchiaia vicino ad una Struttura che offra loro alcuni servizi di prima necessità.
Progetti speciali
MUSEI PER L’ALZHEIMER
Nell’ambito dell’attività svolta con i Musei fiorentini e della zona Empolese Valdelsa e Valdarno inferiore, rivolta alle persone con disturbi cognitivo comportamentali (demenze e malattia di Alzheimer) e a chi se ne prende cura, è stato recentemente attivato il Progetto “TAKE PART” che già si svolge in alcuni musei del Sistema Musei della Toscana per l’Alzheimer e presso lo Zeeuws Museum di Middleburg nei Paesi Bassi.
L’iniziativa nasce dalla condivisione di un’idea di museo come spazio inclusivo, aperto a tutti, e del patrimonio culturale come strumento per facilitare la relazione tra i partecipanti.
Il programma prevede il coinvolgimento di musei diversi e sono previste attività di storytelling collettivo, attività multisensoriale, attività di movimento, prevedendo anche un successivo incontro di riflessione sui cambiamenti generati dalla partecipazione al progetto.
LAVORARE CON LA CRETA
Si tratta di un laboratorio condotto da una Maestra ceramista diplomata alle Belle Arti attivo dall’autunno 2023.
Inizialmente rivolto a persone non autosufficienti ed al Centro Diurno, dalla primavera 2024 coinvolge anche le persone con demenza e disturbi cognitivo comportamentali del Modulo Protetto, con l’offerta di due laboratori distinti. Se per i primi l’obiettivo è quello di creare e, dopo la cottura, dipingere, oggetti artistici realizzati, in modo inclusivo fra partecipanti, per i secondi si tratta più che altro dell’esperienza di toccare, manipolare, modellare la creta molto liberamente, cercando di cogliere e favorire ogni possibilità di utilizzare questo materiale in maniera creativa e per l’espressione di sé.
MUSICOTERAPIA
Obiettivo primario è trovare l’identità musicale di ogni persona, poter conoscere la sua storia, i suoi gusti, il paesaggio sonoro in cui sono cresciuti, entrare in empatìa e “mettersi nei loro panni”. Praticare musica implica un processo estetico e ogni persona lascia delle tracce “sonore” nell’ascolto musicale, nella voglia di ballare o in tutto quello che accade durante l’interazione musicale dell’attività che viene svolta da un musicista/musicoterapeuta professionista. La musica viene quindi utilizzata affinché la persona anziana possa ritrovare qualcosa di sé, la sua spiritualità, i suoi gusti, i suoi stili di vita. Perciò, se fra gli obiettivi figurano l’aggregazione, la partecipazione, il ricordo di emozioni, il rinforzo dell’identità, strettamente legati alla musica, ci sono anche specifici obiettivi riabilitativi come contrastare la perdita di memoria, favorire la deambulazione, stimolare la verbalizzazione, incanalare l’attenzione, sostenere il loro disorientamento e ridurre la terapia farmacologica.
Sono previste attività con la voce:
- il canto
- Proposte che coinvolgono a livello motorio: la danza
- Far ascoltare
- Suonare e far suonare strumenti
PROMETEO
Il progetto è iniziato a giugno 2023 con il Centro Nazionale della Danza Virgilio Sieni ed Accademia sull’Arte del gesto di Firenze, ed ha portato ad un laboratorio con restituzione pubblica di uno spettacolo che ha coinvolto anziani, operatori, familiari, volontari e danzatori professionisti.
Per il 2024 verrà creato il “BALLO 1424 – Coreografia per Masolino da Panicale” di cui ricorre il seicentenario della presenza in città, con la realizzazione di importanti opere, anche per riconnettersi con l’importante ricorrenza empolese. È previsto, a conclusione del lavoratorio, uno spettacolo pubblico.
L’azione verrà interpretata dagli anziani della RSA, operatrici, danzatrici e persone esterne facenti parte della comunità. Si tratta di offerte culturali di elevato livello e prestigio.
PET THERAPY
La presenza e l’accudimento di animali da affezione si è rivelata molto utile per le persone anziane, ai fini dell’umore con la diminuzione di ansia e stress, sfruttando i benefici del legame tra il soggetto in difficoltà e l’animale.
L’attività con gli animali aiuta l’anziano ad essere più attivo, più responsabile, ad aprirsi a nuovi progetti e relazioni, con effetti sull’aumento dei valori di endorfine e cortisolo, ormoni definiti “del benessere”, una riduzione della pressione sanguigna ed un rallentamento della pressione sanguigna, effetti non riscontrabili con altri tipi di terapie.
La Pet Therapy presso la RSA viene svolta con la presenza di una colonia felina regolarmente riconosciuta.
FAR CRESCERE I SEMI
È attivo un progetto svolto insieme al Nido Arca di Noè, che accoglie bambini fino a tre anni, in Empoli, con uno scambio di sede del laboratorio in modo alternato fra la RSA e la sede del Nido.
Si tratta, oltre che a favorire una cultura attenta all’ambiente ed al verde, di piantare semi, farli germogliare e poi trapiantare oppure portarli in zone in cui vi sia necessità di nuove piantumazioni o ricrescita di flora.
Accanto a questa attività è iniziata nel 2024 l’attività di orticoltura con l’utilizzo di un piccolo appezzamento di terreno di proprietà della struttura, con l’aiuto e la supervisione di un esperto che opera a titolo volontario.
ALTRI PROGETTI COMUNQUE “SPECIALI”
Da molti anni la struttura, in linea con i propri valori e principi di impegno e solidarietà verso soggetti fragili, accoglie attraverso vari progetti, persone svantaggiate mediante inserimenti terapeutico lavorativi, affidamento in prova ai servizi sociali, altri progetti similari in collaborazione anche con gli Enti pubblici del territorio.
Accoglie inoltre giovani studenti nei percorsi di alternanza scuola/lavoro.
È sede di tirocini formativi per ADB/OSA, OSS, Tecnici dell’animazione.
IL GIARDINO SENSORIALE ALZHEIMER
Grazie alla generosità della famiglia Berni Raffaele di Empoli, fra pochi mesi sarà possibile utilizzare il giardino sensoriale Alzheimer, prossima realizzazione in una porzione del parco verde della RSA.
È ormai riconosciuto come l’ambiente di vita dei malati di Alzheimer debba essere modellato sulle loro esigenze, in quanto l’azione di cura chiama in causa non soltanto le persone, ma anche gli spazi edilizi ed urbani. La progettazione dell’ambiente è quindi parte integrante per la cura e assistenza delle persone affette da demenza. La qualità funzionale ed estetica degli spazi dedicati, sia chiusi che aperti, è funzionale ad una “buona cura”, a ridurre fonti di stress, a compensare la difficoltà ad orientarsi nel tempo e nello spazio, a rallentare l’inevitabile declino delle capacità cognitive, a ridurre l’uso dei farmaci, a valorizzare le abilità conservate.
In questa ottica si pone il giardino sensoriale Alzheimer, che vede la progettazione dell’Arch. Mati Andrea, per dare ai residenti, ai loro familiari, a tutti i cittadini del territorio che vorranno accedervi, l’opportunità di godere di spazi verdi aperti, dove il movimento sia senza pericoli e dove sia possibile ripristinare un contatto con la natura.
Lo spazio verde si configura come uno “spazio dei sensi” (tatto, olfatto e vista) e uno “spazio connettivo” che si realizza attraverso le sue componenti: la scelta di diverse specie di vegetazione, le aree per la sosta, il percorso con punti di riferimento, la protezione.